sabato 13 febbraio 2010

9° GIORNO | -17 GIORNI ALLA MIA VITA | 14 DICEMBRE 2007


(...)
E lì, ti ho rivista.Sei lì, su quei pezzi di carta un po’ ingiallita esattamente come ho voglia di ricordarti, fisicamente: giovane, con il cerchietto
o la fascia mentre fai il bagno, i capelli prima chiari e poi scuri, prima corti e poi lunghi. Stavi bene comunque. Sai che non so dire se ci assomigliamo? Tanti dicono di sì ma trovano affinità con papà allo stesso tempo. Bboh! Sono vostra figlia, d’altronde, e sono qui a trovare tratti somiglianti quando
voi, entrambi, ve ne siete andati. Chissà, magari ovunque siate ci si assomiglia tutti persi l’uno nell’altro, non lo sapremo
mai. Sai cos’è strano? Che di nuovo, guardando quelle fotografie, ho paura che tu mi possa sgridare, sento vivermi dentro una scossa che punge, che mi chiude lo stomaco e mi mette in circolo dei brividi-da-bimba esattamente come quelli che aspettavo come un’onda lunga quando tenevo lo sguardo un po’ troppo fisso nei tuoi occhi, perennemente infilati dentro
di me. Scrutavi ogni mio movimento, ogni posizione di ciglio, qualunque reazione muscolare; come se tu dipendessi completamente da ognuna delle mie smorfie e queste fossero causa del tuo disappunto ogni volta diverso, ogni volta così uguale. Sempre. Ecco perché evitavo, spesso, di fissarti; tu non mi guardavi, mi accusavi, per lo più: di ridere o di piangere,
di aggrottare la fronte o di abbozzare un sorriso. Volevi sempre sapere del mio intimo, del mio io-vero, ma fin da bimba avevo imparato a coccolarmelo dentro perché tu lo avresti sbranato con la tua fame insaziabile, salvo dirmi, poi, che non era stato un granché.
(...)

e stanotte ti ho sognata, dopo avere avuto la sensazione di avere attraversato un oceano sott'occhio. sarebbe stata la mia grande impresa.
dopo tutto, sei ancora dentro di me.
nonostante tutto...

Nessun commento:

Posta un commento